La tecnica del serpente

di Michael J. Shea

La Biodinamica Craniosacrale è basata sulla percezione di una saggezza esterna che entra nel corpo e si muove nei fluidi del corpo  (Respirazione Primaria).

La Respirazione Primaria è una forza profonda e interna e dirige se stessa verso la guarigione.

Non può essere diretta dall’operatore, ma costui può sincronizzarsi con la sua intenzione.

Se l’Operatore sa qual è  l’intenzione della Respira-zione Primaria è possibile aumentare questa inten-zione di guarigione.

L’intenzione della Respirazione Primaria è creare la guarigione, ma ciò che realmente fa è semplicemente creare.

La Respirazione Primaria è la forza principale nei fluidi dell’embrione e dice alle cellule come si devono differenziare e dove dirigersi.

L’embrione è fatto di fluidi al 90%. Il movimento di questi fluidi cambia la forma delle cellule. La forma delle cellule dipende dalla posizione che esse hanno nell’embrione.

Il movimento della Respirazione Primaria è la causa della crescita e della differenziazione delle cellule.

Il modello Biodinamico viene definito anche Modello Metabolico.

Nell’embrione, prima della fisiologia e prima della struttura anatomica ci sono campi di attività metabolica.

L’embrione ha 8 campi di attività metabolica: il primo e il più importante è quello direttamente coinvolto nella ignizione della nascita.

La respirazione è considerata la prima funzione (se manca per qualche minuto si muore) di conseguenza in biodinamica e in osteopatia si parla del primo respiro del neonato (che utilizza l’80% della capacità polmonare dell’adulto per farlo!).

Il trattamento biodinamico inizia e termina con la Respirazione Primaria.

Il primo respiro è progettato per essere sincronizzato con l’Inspirazione Primaria, perché il bambino quando nasce deve portare la consapevolezza fuori dal corpo e quando fa il primo respiro deve far tornare la consapevolezza dentro di sé. Molti non hanno avuto questa ignizione alla nascita (parto ospedalizzato, medicalizzato, cesa-reo, ecc.).

Tutte le funzioni dell’adulto vengono già esercitate nell’embrione. La prima funzione è la respirazione: il primo campo meta-bolico dell’embrione umano è il campo della suzione.

Quando l’ovulo viene fecondato inizia un movimento di respirazione. Nella tecnica del serpente le mani sono in contatto contem-poraneamente con la respirazione dell’embrione, quella del neonato e quella dell’adulto.

Applicazione.

Il serpente è la più antica simbologia per l’energia della terra.

Il serpente è anche la notocorda.

1)       sincronizzarsi con la propria Respirazione Primaria,

2)       mettere le mani sotto la cassa toracica, una all’inizio delle vertebre toraciche (T1, T2, T3, ecc) l’altra alla fine (fino a T12). La colonna vertebrale poggia sul centro dei palmi delle mani.

3)       sentire l’antica saggezza della respirazione (non fermarsi a sentire le coste, i polmoni, ecc, ma andare più in profondità fino ad arrivare alla prima volta che il respiro è apparso sulla terra)

4)       ad ogni respiro vedere se si riesce a perce-pire un’immagine

5)       sentire la Respirazione Primaria sotto la respirazione toracica (durante l’inspirazione primaria la linea mediana si accorcia – durante l’espirazione primaria la linea mediana si allunga)

La marea lunga è diversa dalla Respirazione Primaria, ma ha lo stesso ritmo.

La marea lunga è all’esterno, viene dall’orizzonte e quando incontra un sistema biologico diventa Respirazione Primaria dentro quel sistema biologico. Questo genera il campo metabolico dell’embrione che porta con sé la matrice della forma e della funzione.

Non c’è nessuna matrice per la forma e per la funzione all’interno dei geni. Questa matrice si trova unicamente nel campo metabolico dell’embrione, poi avviene una condensazione della struttura e da questa derivano DNA e RNA.

Tutto ciò rappresenta il conce-pimento, l’interezza e la matrice che, insieme ai campi metabolici, sono ancora presenti nell’adulto.

Quindi noi sincronizziamo la nostra attenzione con il movimento del campo metabolico, che è la Respirazione Primaria.