Liberare la vita in noi, il primo passo verso l’umanità

di Montsserat GASCON, osteopata

La vita è così essenziale, semplice, bella; così presente.

La vita è dentro di noi e tra di noi.
Se stessimo un po’ più attenti, potremmo sentirla muoversi, danzare, vibrare dentro le nostre cellule, i nostri organi, il nostro corpo.
Potremmo sentirla tra le nostre mani e attorno a noi.
Potremmo vederla brillare, scintillare e muoversi tra di noi.

La vita è quest’energia essenziale, questa vibrazione che fa sì che ognuna delle nostre cellule si muova, cresca, comunichi e si evolva. Insomma viva.

La vita è questo “continuum” che non ha nè inizio ne fine, che connette tutti gli esseri viventi, di ogni natura: minerale, animale, vegetale…tutti nutriti dalla stessa fonte.

Per le antiche civiltà e quelle che hanno mantenuto il buon senso, tutto cio’ è così evidente. Ma per la nostra civiltà moderna è tutta un’altra storia: abbiamo dovuto fare lunghe ricerche per arrivare alla fisica quantica e riuscire ad accettare che non ci siano limiti tra materia e non materia.

Però spesso della vita non vediamo che le conseguenze: finchè si muove è vivo, altrimenti morto.

Se l’essere umano, separandosi dalle sue possibilità illimitate di percezione, perde la connessione con la sua essenza profonda e la sua umanità, la realtà che lo circonda perde il profumo, i colori, la struttura e la forma sottili.

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LA VITA PENETRANDO NEL NOSTRO CORPO DIVENTA UMANITA’ GRAZIE ALL’ALCHIMIA DI QUESTA UNIONE SACRA TRA CORPO E VITA.

La vita è quest’energia, questa vibrazione che riempie ogni cellula e la anima.
La vita in realtà è la nostra anima.
E se quello che chiamiamo Dio fosse solo questo?

La vita circola dentro ogni cellula, ogni essere vivente.
Anche tra ogni cellula e tra tutti esseri viventi.
La libera circolazione della vita permette che:

  1. la cellula sia in buona salute
  2. ogni organo sia in buona salute
  3. ogni persona sia in buona salute
  4. tutti gli esseri viventi che la circondano siano in buona salute

Ciò ha delle ripercussioni sulla salute della famiglia, della città, del paese e dell’universo, perché siamo tutti connessi.
Nessuno ha il diritto di bloccare, disturbare o alterare la buona circolazione della vita, fonte di vita e salute per TUTTI:

  1. per il nostro bene
  2. per il bene e il rispetto di quelli che ci circondano
  3. per il bene e il rispetto della nostra madre terra e di tutti esseri viventi che ci nutrono
  4. per il bene e il rispetto del universo

LA VITA E’ SACRA

Quando blocchiamo la vita dentro le nostre cellule, dei nostri organi, del nostro corpo, impediamo l’espressione completa della nostra umanità.

Com’è che blocchiamo la vita dentro le nostre cellule?

Con la nostra ignoranza.
Ignoriamo la sua importanza essenziale per la nostra esistenza, la nostra salute e il legame che unisce tutti gli esseri viventi.
Dato che siamo inconsapevoli di come la blocchiamo, è evidente che non sappiamo come sbloccarla e le facciamo vivere una povera vita: la nostra!

La vita si blocca dentro le nostre cellule quando ci sentiamo in pericolo.
Siamo tutti artisti nell’arte di complicarci la vita.
La paura blocca la vita dentro le nostre cellule:
“la paura è la peggiore delle malattie perché le contiene tutte.”

LA CELLULA QUALE NOSTRA UNITA’ DI BASE

Il grande saggio Lao Tsé diceva : “Conosci l’unità e conoscerai la globalità.”
Di fronte alla complessità dell’essere umano, ho ascoltato i suoi saggi consigli e sono andata a guardare la cellula con un sguardo nuovo, cercando di vederci più chiaro.
Nei libri di biologia e di fisiologia ho letto:

“TEORIA CELLULARE:

  1. tutti gli organismi viventi sono composti di cellule e dei loro costituenti
  2. tutte le cellule sono simili per quello che riguarda le loro strutture chimiche
  3. le nuove cellule si formano tramite divisione cellulare a partire da cellule già esistenti
  4. l’attività di un organismo è uguale alla somma dell’attività e delle interazioni delle sue cellule

LA CELLULA E’ L’UNITA’ PIU’ PICCOLA DEGLI ESSERI VIVENTI
La membrana cellulare delimita l’esterno dall’interno della cellula, dove si trovano il citoplasma e i corpuscoli cellulari anche loro delimitati da una membrana.”

Le cellule sono dotate di:

  1. MEMORIA. Non solo il patrimonio genetico specifico di ogni specie, ma anche la memoria culturale, sociale, familiare, religiosa, ancestrale. La memoria della filogenesi, l’evoluzione degli esseri viventi dalla prima cellula, che ha dato origine al primo animale unicellulare, cui sono seguiti pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi e infine l’essere umano. La memoria dell’ontogenesi, cioè l’evoluzione dell’essere umano.
  2. COSCIENZA PROPRIA. Fisiologicamente la cellula “sa” esattamente quello che deve fare in ogni istante: scambi metabolici, reazione chimiche, comunicazione tramite apertura e chiusura. Vale a dire tutto quello che le è necessario per compiere la sua missione: VIVERE o almeno sopravvivere. E’ come se ogni cellula avesse il suo piccolo cervelletto che le permette di fare esattamente il necessario. Si tratta senz’altro della pura intelligenza e della saggezza della vita. Tutte le cellule viventi sono governate dalla:
  3. LEGGE DI DILATAZIONE–CONTRAZIONE, legge fondamentale di biologia scoperta all’inizio del secolo dal dott.Claude Sigaud di Lyon e approfondita dal dott. Luis Cormons di Nantes, padre della morfopsicologia.

Questa legge si basa sull’istinto di espansione /dilatazione e l’istinto di conservazione/contrazione.
L’obiettivo di ogni cellula è vivere ad ogni costo.
La sua forza vitale (la pulsazione) va dal interno verso l’esterno.
Essa fa sì che la cellula si dilati e s’ingrandisca aumentando la sua superficie di contatto per comunicare, scambiare e approfittare al massimo di tutto ciò che la circonda.
Quando l’ambiente diventa nocivo o pericoloso l’unica soluzione per sopravvivere è di contrarsi diminuendo al massimo la superficie di contatto per evitare quanto possibile scambi che la metterebbero in pericolo di morte.
La forza vitale si concentra allora all’interno della cellula aspettando tempi migliori.

QUANDO VIVIAMO PIENAMENTE VIBRIAMO

SPESSO SOPRAVVIVIAMO SOLTANTO.

Siamo convinti che lo stress abbia conseguenze importanti per la salute, che il ritmo della vita attuale ci faccia ammalare e che in seguito ad un choc emotivo non stiamo bene.
Continuamente blocchiamo la vita da qualche parte nel nostro corpo e la nostra vitalità diminuisce.
Ci sono organi che cominciano a sopravvivere influenzando il nostro stato generale che piano piano o rapidamente si deteriora rendendo il terreno sensibile ad ogni tipo di patologia.
Il mio lavoro di osteopata consiste nel trovare queste zone del corpo che sono in restrizione di mobilità ovvero in sopravvivenza: zone dove la vita è rimasta intrappolata dentro un organo dopo un’aggressione (emotiva, chimica, traumatica, chirurgica, infettiva…). Una volta localizzata la zona, la libero con le mani per permettere al corpo di ritrovare il suo equilibrio funzionale; quando il corpo funziona bene puo’ infatti stimolare le proprie forze di autoguarigione e riconnettersi ad esse.

LIBERARE LA VITA PER PERMETTERE AL CORPO DI FUNZIONARE AL SUO MEGLIO E RICONNETTERSI CON LA SUA ESSENZA

Il cuore è un elemento essenziale per la vita e il buon funzionamento del corpo, vale a dire per la salute, grazie a:

  1. posizione
  2. funzione
  3. relazioni anatomiche

Le canzoni ed i poemi parlano d’amore e delle “pene del cuore”; le espressioni popolari, eredità del nostro patrimonio culturale ancestrale, evidenziano cosi’ il suo ruolo:

  1. mi si stringe il cuore
  2. mi si spezza il cuore
  3. a cuore aperto
  4. a cuor leggero
  5. aver il cuore tenero
  6. cuore di pietra
  7. cuor di leone
  8. con il cuore infranto
  9. cuore d’oro…

Si parla sempre del cuore, ma in realtà chi ne soffre direttamente non è lui, almeno non subito.
E’ il pericardo a gestire per primo lo stress e le aggressioni portate al cuore.
Possono essere momenti difficili della vita, tristezze che segnano la nostra esistenza lasciando nel nostro pericardo/cuore/corpo delle tracce indelebili, ma anche delle grande gioie che ci fanno esplodere il cuore.

Umilmente vorrei evidenziare il legame tra poesia e scienza, che spesso parlano della stessa cosa utilizzando soltanto un’altra lingua.
Separarle equivale a perderne l’essenza.
L’essere umano è costituito da elementi che vanno dal più sottile al più denso: fisico, emotivo, spirituale… ed è questa globalità magica che ci rende ciò che siamo.
Vi invito semplicemente a scoprire o a riscoprire il pericardio, con uno sguardo nuovo, da bambino, con gli occhi del cuore: se ci riuscite non potrete più concepire la salute come prima.

IL PERICARDIO
Il pericardio è un sacco siero-fibroso che avvolge e protegge il cuore, l’organo vitale per eccellenza.
Il pericardio è il guardiano della nostra vita.
Riprendendo la descrizione anatomica:
“Il pericardio è un sacco siero-fibroso che avvolge il cuore e la base delle grosse vene. E’ composto da due parti:

  1. Pericardio sieroso : si trova all’interno, direttamente appoggiato sul cuore. E’ un organo di scivolamento formato da due fogli che delimitano una cavità virtuale: la cavità pericardica.
    1. foglio viscerale o epicardio, a contatto del miocardio, che ricopre i vasi coronari, il grasso dei solchi e si prolunga verso l’alto sopra i capillari di arterie e vene.
    2. foglio parietale, ricopre il lato interno della sacca fibrosa pericardica. I due fogli continuano a livello della linea di riflessione.
  2. Pericardio fibroso: avvolge il pericardio sieroso. E’ una membrana fibrosa e spessa che copre esteriormente il foglio parietale della sierosa cui è unita.

La faccia esterna di questa sacca pericardica é rinforzata da strati di fibre di collagene che si incrociano.
La sacca pericardica ha un’elasticità ridotta e si oppone ad una dilatazione esagerata del cuore. Questa sacca fibrosa è legata alle pareti da legamenti responsabili del fissaggio del cuore.”

Perché il pericardio è così importante?
Perché contiene il cuore.
Per la sua funzione indispensabile di protezione del cuore.
Per la sua posizione altamente strategica: al centro del nostro corpo.
Se prendiamo l’Uomo di Leonardo da Vinci, inserito nella stella a cinque punte, il pericardio si trova al centro.
Tra le due braccia, tra la testa e l’addome.
Tra la terra e il cielo.
Per le sue inserzioni anatomiche dirette e indirette.
Per le ripercussioni che le sue disfunzioni hanno sulla salute globale.

Il pericardio è la barriera emozionale del cuore, il suo guardiano, il suo scudo.
E’ lui a ricevere il primo impatto emozionale, a gestirlo e a chiudersi più o meno a seconda della possibilità di assorbire lo stress nel momento.
Questa contrazione di protezione si aggiunge ad altre più vecchie non ancora risolte; così con il passare degli anni e delle esperienze dolorose il pericardio si undurisce, si richiude, si stringe.
Queste tensioni hanno una ripercussione diretta sulla nostra salute globale attraverso legamenti e nervi.
Non a caso in medicina cinese il pericardio viene chiamato il maestro del cuore.
Dove si trova il pericardio?
Il pericardio/cuore si trova nel piano mediano e sulla linea mediana del nostro corpo.

AL CENTRO.
In antroposofia fa parte del polo ritmico: dà il ritmo e influenza direttamente e indirettamente i livelli superiori o craniali e inferiori o sotto-diaframmatici.
Questa influenza è generata dalle sue relazioni anatomiche, ma anche dai battiti e dai movimenti propri del cuore che si trasmettono a tutto il corpo.
Si trova anche tra le due braccia.
Le braccia e le mani servono a comunicare, toccare, prendere, curare, nutrire, accarezzare, portare e sono direttamente legate al nostro cuore.
Il cuore soffre quando non possiamo (o non possiamo più) prendere chi ci è caro tra le braccia.
Si dice bene stringere qualcuno al cuore, o portarlo nel cuore.
“ RAPPORTI ANATOMICI:

  1. davanti: con la parete toracica, le pleura e i polmoni che si insinuano tra il pericardio e la parete.
  2. dietro: con gli organi posteriori mediastinici, soprattutto l’esofago.
  3. di lato: appena separato delle pleura mediastiastiniche da un fine strato di tessuto molle che contiene i nervi frenici e i vasi del diaframma superiore.
  4. in basso: si appoggia sul centro frenico del diaframma, separato da lui da un tessuto adiposo.
  5. in alto: la sacca fibrosa si separa dal foglio parietale, lungo la linea de riflessione della membrana sierosa e si prolunga fino alla superficie dei grossi vasi confluendo nella loro tunica esterna.

MEZZI PER FISSARE IL PERICARDIO:
Legamenti sterno-pericardici: dispari e mediani.
Superiori e inferiori

Legamenti vertebro-pericardici: pari e quasi simmetrici.

  1. sono delle fascie fibrose che si confondono con l’aponeurosi pre-vertebrale da C6 a C4 e finiscono a destra in avanti del lobo inferiore polmonare e a sinistra avvolgendo l’aorta.

(il plesso brachiale è direttamente influenzato da questi legamenti)
Queste fascie scendono in basso anteriormente e terminano:

  1. la superiore destra all’arteria polmonare
  2. la superiore sinistra sull’arco dell’aorta
  3. le inferiori sulla faccia laterale dell’atrio sinistro

Legamenti freno-pericardici:

  1. anteriore: a forma di V, connette il bordo anteriore della base del pericardio alla membrana anteriore del centro frenico.
  2. destro: fissa il pericardio alla membrana destra del centro frenico
  3. sinistro : fissa il bordo posteriore sinistro del pericardio dietro la vena cava inferiore.
  4. Tutti e tre fissano la sacca pericardica al centro frenico lasciando uno spazio di scivolamento: lo spazio portale.

Fascia tireo-pericardica : espansione dell’aponeurosi cervicale mediana e della guaina viscerale del collo che si inserisce al livello del tubercolo faringeo dell’occipitale.
Tesa tra la faccia anteriore del pericardio e il bordo inferiore della tiroide.
Contiene il tronco venoso brachio-cefalico

Trasmette tutti squilibri mediastinici al collo e alla base del cranio.
Forma la fascia posteriore del timo che si trova tra la fascia tireo-pericardica dietro e il legamento sterno-pericardico superiore davanti.

Legamenti viscero-pericardici : sono dei tratti fibrosi accessori che collegano il pericardio all’esofago, la trachea, i bronchi e le vene polmonari.
Non sono implicati nel fissaggio del pericardio, al contrario, ma hanno una grande importanza dal punto di vista funzionale.”
Come le cellule, il pericardio conserva la memoria emozionale del nostro vissuto.

Il pericardo: porta d’entrata dell emozioni.
Di fronte ad uno choc emozionale, a volte ben più violento e doloroso di un pugno sul petto, il pericardio reagisce:

  1. Chiudendosi; si contrae per proteggere il cuore, esattamente come farebbe una cellula.
  2. La contrazione provoca l’accorciamento di uno o più legamenti di fissaggio.
  3. Ciò ha azione diretta sugli organi vicini e lontani : organi, ghiandole, nervi, vasi, ossa, muscoli ecc.

Anatomicamente il pericardio è direttamente in rapporto con:
Le pleura mediastiniche, i polmoni e la trachea.
L’esofago, lo stomaco e il cuore.
I vasi diaframmatici superiori, il lobo polmonare inferiore, l’arco aortico, l’atrio sinistro, la vena cava inferiore, la vena porta, il tronco brachio-cefalico.
Il centro frenico del diaframma e il nervo frenico.
Lo sterno e le due articolazioni condro-sterniche, le due prime costole.
Le vertebre dalla sesta cervicale alla quarta dorsale.
L’occipite e la base del cranio.
La tiroide e il timo.
Il ganglio stellato simpatico chiamato cervico-dorsale.
Il ganglio stellato da solo è capace di mettere sottosopra tutto il corpo quando il pericardio manifesta una disfunzione.
La minima contrazione del pericardio si trasmette istantaneamente attraverso le vie simpatiche, fibrose e scheletriche al tronco encefalico e da lì al sistema nervoso centrale e all’amigdale, porta d’ingresso delle emozioni del sistema limbico.
Lo stimolo provocato dalla reazione del pericardio ha un effetto immediato sul nostro cervello razionale, emozionale e il sistema neurovegetativo, che reagiscono producendo neurotrasmettitori i quali a loro volta determinano il nostro stato generale.

QUANDO IL CUORE FUNZIONA…… TUTTO FUNZIONA!!!!!!

Ma quando qualcosa non va, tutto il corpo ne soffre le conseguenze con disturbi vari:

  1. – cardio-vascolari
  2. – digestivi
  3. – respiratori
  4. – muscolo-scheletrici
  5. – ormonali
  6. – immunitari
  7. – linfatici
  8. – posturali
  9. – visivi
  10. – auditivi
  11. – neurologici
  12. – ematici
  13. – di comportamento
  14. – del sonno

Quando il pericardo/cuore è libero siamo naturalemente inclini
alla solidarietà
alla compassione
all’amicizia
al rispetto
alla gioia
insomma all’AMORE.