Il modello biodinamico dell’osteopatia nell’ambito craniale

John M. McPartland, DO, MSc, and Evelyn Skinner, DO, BA

tratto da: EXPLORE January 2005, Vol. 1, No. 1

fig3“Il Tao che può essere completamente spiegato non è il Tao” Lao Tzu, Tao Te Ching

INTRODUZIONE

L’argomento di questo capitolo è la filosofia che sta alla base del modello di Osteopatia Biodinamica in ambito Craniale (OBC). Per fare questo usiamo la dialettica hegeliana, un misto dei principi e della scienza inerenti alla Osteopatia Biodinamica (OBC), presentati all’interno di un contesto storico.
Confronteremo il modello biomeccanico e quello biodinamico dell’Osteopatia craniale (OC), ovvero il “craniale dell’emisfero sinistro rispetto al craniale dell’emisfero destro” come piace dire a Fred Mitchell. (…)
Il fondamento della OBC, comunque, è fermamente basato sulla filosofia e sulla pratica di tre maestri-medici osteopati, e si evolve attraverso tre intere vite spese nell’esperienza medica generale, lavorando in parallelo ai principi di auto riequilibrio ed auto guarigione presenti nei loro pazienti.
Il primo di questo maestri-medici è Andrew Tayor Still (1828-1917), che fondò l’osteopatia nel 1874. Il dr. Still vide che la “Salute” nei suoi pazienti era sempre presente indipendentemente da quanto fossero malati. Questo concetto fu fondamentale nell’approccio manuale di Still al trattamento. “Amo i miei pazienti” dichiarò, “vedo Dio nei loro volti e nelle loro forme” (Still 1908). Il compito del medico, ricordava sempre Still ai suoi studenti, era di rimuovere con gentilezza tutte le ostruzioni meccaniche al libero fluire dei fluidi vitali (sangue, linfa, e fluido cerebro-spinale). La Natura avrebbe fatto il resto. Still formulò principi innovativi riguardanti il cranio e i nervi cranici, ed è molto famosa la sua frase “il liquido cerebro-spinale è l’elemento più prezioso di cui siamo a conoscenza contenuto nel corpo umano” (Still 1899). Le sue tecniche di trattamento includevano una pressione lieve sulle ossa craniali, per esempio nel trattamento degli pterigoidei (Still 1910).
Il secondo di questi maestri-medici è William Garner Sutherland (1873-1954), che fondò l’osteopatia nell’ambito craniale (OC). Il Dr. Sutherland era uno studente di Still e da lui riprese tutto il pensiero, i metodi e la pratica. Sutherland formulò la prima ipotesi craniale nel 1899, quando era uno studente, mentre esaminava un osso temporale. Lo fulminò l’idea che i suoi bordi erano modellati come le branchie di un pesce, e quindi come parte di un sistema respiratorio. La rivelazione di Sutherland del 1899 avviò lo studio di un’intera vita, descritto nei successivi paragrafi di questo capitolo.
Il terzo maestro e medico è James S. Jealous (1943) il cui modello biodinamico della OC (OBC) ha attratto grande interesse e creato grandi controversie all’interno della professione. Jealous adatta il termine Biodinamico dagli studi dell’embriologo tedesco Erich Blechschmidt, e non dal filosofo svizzero Rudolf Steiner, sebbene i concetti della Biodinamica steineriana risuonino con i principi della OBC. Per più di trenta anni il dr. Jealous continuò a raccogliere le testimonianze degli studenti di Sutherland e a studiarne i testi (sia quelli pubblicati che quelli inediti). Questo “lavoro con gli anziani” ha permesso a Jealous di redigere una cronologia autorevole del viaggio di Sutherland. Perciò la OBC ha portato avanti l’odissea percettiva percorsa da Sutherland dal punto in cui si era fermato al termine della sua vita…..

 (…)  Jealous (2001) intuì che l’embriologo Blechschmidt , senza una conferma palpatoria, doveva aver sperimentato le forze organizzatrici della respirazione primaria al lavoro. Blechschmidt & Gasser (1978) scrissero “l’originalità dell’essere umano embrione è distinguibile in molti modi; per esempio l’essere primordiale umano è padrone dell’intera geometria che lo riguarda. Non c’è mai il minimo errore su una somma di angoli, e nessuna imprecisione di rapporto tra superficie e volume. Non fa mai una intersezione in un punto sbagliato e controlla ogni reazione fisica altrettanto bene di quelle chimiche.” 
L’embrione, come archetipo di una forma perfetta, costituisce la matrice base per la capacità del corpo di guarirsi da solo. Le forze fluide formative, assemblatrici e rigenerative che organizzano lo sviluppo embrionale sono presenti per tutto l’arco della vita, pronte a cooperare mettendo in opera la loro potenza terapeutica. In altre parole le forze dell’embriogenesi diventano le forze di guarigione dopo la nascita.Tra gli operatori OBC ogni evento che avviene all’interno dell’ambito terapeutico ha un nome. Non si fa riferimento ad alcunché in termini vaghi di “energia”.

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