Storia ed evoluzione della terapia craniosacrale

(tratto dal volume “CRANIOSACRALE: La Saggezza nel corpo” di Michael Kern)


Lì dove scorre la linfa che dà la vita,
i vermi non mangeranno il legno vivo.
Se i cardini sono usati ogni giorno,
la ruggine non impedirà l’apertura di un cancello.
Il movimento dona salute e vita.
La stagnazione porta malattia e morte.
(Proverbio della medicina tradizionale cinese)

Origini


Io credo che il sangue e la carne siano più saggi dell’intelletto.
Il subconscio del corpo è dove la vita trabocca spumeggiando in noi.
E’ il modo in cui sappiamo di essere vivi, vivi nel più profondo del nostro animo e in contatto da qualche parte coi vivi poteri dell’universo.

David Herbert Lawrence

Verso l’inizio del ventesimo secolo, uno studente dell’ultimo anno di osteopatia, William Gardner Sutherland, stava esaminando un insieme di ossa disarticolate di un teschio umano nel laboratorio del suo istituto. A Sutherland, come ad altri studenti della sua epoca, era stato insegnato che le ossa craniche dell’adulto non si muovono perché le loro suture (articolazioni) si sono fuse. Tuttavia, egli osservò che stava tenendo in mano ossa di adulto che si erano separate facilmente l’una dall’altra..

Come le branchie di un pesce

Mentre esaminava alcune suture craniche dalla forma smussata, in particolare quelle delle ossa temporali e parietali (Figura 1.1), Sutherland ebbe un’intuizione che cambiò il corso della sua vita. Egli raccontò di come un pensiero straordinario lo avesse attraversato come un lampo di luce accecante.1 Fu colpito dall’idea che le suture delle ossa che reggeva in mano assomigliassero alle branchie di un pesce e che fossero state progettate per una qualche sorta di movimento respiratorio. Egli non capiva da dove scaturisse questo pensiero, né la sua vera importanza, ma gli riecheggiava nella mente.2 William Sutherland si propose di cercare di dimostrare a se stesso che le ossa del cranio non si muovono, proprio come gli era stato insegnato. Come un vero scienziato sperimentalista, egli rifletté sul fatto che se le ossa del cranio si fossero mosse e che se si fosse potuto impedire questo movimento, sarebbe stato possibile sperimentarne l’effetto. Così egli progettò un tipo di casco fatto di bende di lino e cinghie di cuoio, che poteva essere stretto in varie posizioni, per evitare che avesse luogo qualsiasi potenziale movimento craniale.

Movimento del cranio …

Approvazione storica …

Il respiro dei tessuti …

Un sistema interconnesso …

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